Calcio estero

Joe Hart: da numero 1 dell’Inghilterra e del Manchester City all’oblìo

Joe Hart: da numero uno del Manchester City e della nazionale dell’Inghilterra a dodicesimo quasi dimenticato del Burnley con comparsate in BBC. Passando per esperienze non certo indimenticabili al West Ham e al Torino.

Joe Hart: dall’Inghilterra alla voglia di BBC

La carriera di Joe Hart ha intrapreso una parabola discendente da qualche anno, per la precisione da quando ha incontrato Guardiola. Il tecnico catalano ha dato l’ok a una sua cessione (anche se l’ha definita “la scelta più difficile della mia carriera”) e l’inglese si è dovuto reinventare altrove.

Hart ha però approfittato della sua presenza negli studi della BBC per commentare il match di FA Cup del Liverpool per far capire di essere prontissimo a una nuova sfida. Tutto è iniziato da una domanda sulla vita del numero dodici nel calcio moderno.

Una situazione, quella di riserva, che Hart non vive per niente bene. “È terribile. E devi anche adattarti in fretta, perchè il calcio non ha un minimo di riconoscenza. È bello quando diventi qualcuno, ma quando ti trovi in una posizione in cui non fai quello che sai di poter fare diventa frustrante”.

E prova anche un pizzico di invidia per colleghi che fanno i dodicesimi in squadre piene di impegni, avendo dunque molte più possibilità di scendere in campo. “Guardate Adrian al Liverpool. In stagione i Reds potrebbero giocare anche 60 partite. Quindi è ovvio che è un tipo di portiere di riserva diverso da quello che sono io al momento”. A quel punto il collega Shearer non può non fare la domanda “Quindi vorresti scendere in campo?”. La risposta è netta: “Certo”.

E quindi l’ex attaccante si sbilancia: “Avete sentito signore e signori? Hart è disponibile. E noi ve lo abbiamo detto prima di tutti!”. Una scenetta che ha divertito molti, ma ha anche causato qualche critica. “Hart è finito a elemosinare un ingaggio sulla BBC”, chiosa qualcuno.

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