Serie A

Gollini: “Mi volevano Roma e Juventus, ma ho preferito Verona e Aston Villa”

Ha parlato in una diretta Instagram con Er Faina, il portiere dell’Atalanta Pierluigi Gollini, soffermandosi in particolare sul suo passato. Il ragazzo che ha rivelato di essere stato cercato in passato da Roma e Juventus, preferendo tuttavia trasferirsi all’Hellas Verona prima e all’Aston Villa poi.

I retroscena di Gollini sul suo passato

“Sono cresciuto tanto a Manchester, ma dal punto di vista tecnico dovevo tornare. C’era la Roma, ma mi avrebbe girato in prestito. Vedevo alla mia portata l’Hellas: sono partito da terzo portiere. Quando ho fatto l’esordio è stata una partita incredibile. Marquez, a fine partita, mi fece i complimenti. Dopo, io non volevo andarmene, ma l’Hellas doveva fare cassa. C’era la Juventus che mi voleva, ma riflettendoci ho preferito l’Aston Villa. È un gran club, decisi di andare lì. Le cose non sono andate come speravo. Poi, è arrivata l’Atalanta. All’inizio non giocavo tanto. La mia forza mentale è stata quella di crederci, ho sempre creduto nelle mie scelte. C’è stato un momento in cui ho detto vado via dall’Atalanta, sono stato vicino alla SPAL. Nel mese di gennaio in cui non giocavo stavo andando in Bundesliga, ma sono rimasto. Ero convinto di rimanere e dimostrare qualcosa qui a Bergamo.”

Sui segreti dei successi della sua Atalanta

Io l’ho sempre detto, è un mix di fattori. Ci sono persone davvero fantastiche, la famiglia Percassi ha dimostrato il suo valore. Sono stati dei signori per quello che hanno fatto nei nostri confronti e nei confronti della città di Bergamo. È bello perché è una grande famiglia, è un piccolo grande club. Abbiamo un centro sportivo bellissimo in cui c’è tutto. Poi c’è il merito dei giocatori e del mister, lui pretende sempre di più.”

Sulla finale di Coppa Italia persa contro la Lazio

Ci credevamo molto, vincere sarebbe stato incredibile. Era l’occasione per fare la storia. L’abbiamo vissuta con grande entusiasmo. Non abbiamo giocato bene, era la prima finale: un po’ ha pesato. È stata dura, ma avevamo un obiettivo talmente grande che più di tanto non ci ha buttato giù. Futuro a Bergamo? Adesso sicuramente sì, ma nel calcio non si sa mai. Chiaramente nel futuro non puoi saperlo, ci sono tante cose che cambiano.”

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