Serie A

Pirlo: “Io allenatore? Può darsi, in futuro potrei lavorare insieme ad Ancelotti”

Futuro Pirlo: le parole dell’ex Milan

A due settimane dalla ‘Notte del Maestro’, la partita dell’addio al calcio di Andrea Pirlo, l’ex centrocampista della Nazionale Italiana ha parlato a margine della cerimonia di consegna del ‘Premio Facchetti – Il bello del calcio’:

“Da bambino provavo le punizioni in salotto con la palla di spugna, provavo a mandarla sopra il divano. Ero interista, quando mi chiamarono ero al settimo al cielo. Dopo il prestito alla Reggina, il preliminare sfortunato con l’Helsingborg compromise subito la mia esperienza…“.

Al Milan ho trascorso i dieci anni più belli della mia vita, abbiamo vinto davvero tutto. La prima Champions fu la più emozionante. Istanbul? Fu il miglior primo tempo del ciclo di Ancelotti. Non mi capacitai, sul momento pensai di smettere. Poi per fortuna ci siamo presi delle belle rivincite. Con Ancelotti siamo sempre in contatto, recentemente abbiamo parlato dell’eventualità di lavorare insieme“.

Non mi ha mai pesato non aver vinto il Pallone d’Oro, nemmeno nel 2006. Ciò che contava era la vittoria di squadra, e Cannavaro da capitano e difensore la rappresentava al meglio. Io allenatore? Può darsi, inizierò il corso per il patentino perché farà sempre comodo. Tanti miei ex compagni ora sono allenatori, e quando giocavano non lo avresti mai detto…“.

Rino lo trovo bene, magari un po’ invecchiato. Non credevo potesse fare questo gran lavoro al Milan in così poco tempo. Con Gattuso si facevano cose incredibili nello spogliatoio. Conte? È stata una fortuna conoscerlo, mi ha insegnato tanto. Se ho quella piccola voglia di diventare allenatore me l’ha fatta venire lui“.

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