Serie A

Frosinone, Hallfredsson: “Sono indietro sul piano fisico ma cerco di dare una mano”

Calmo, pacato. Le parole quasi sussurrate davanti ai microfoni. In campo è quel giocatore che se c’è lo noti e se non dovesse esserci, noti che manca. Emil Hallfredsson, islandese ormai italianizzato dalla lunga presenza in club italiani, è meno di un mese che si allena dopo l’esperienza mondiale. E meno di 20 giorni che lo fa nel rinnovatissimo Frosinone di Moreno Longo.

Le parole di Halfredsson

“Ovunque ho giocato ho sempre trovato un ambiente molto calorosoMa non so se è per quello che giochi meglio. Io in ogni caso provo sempre a fare del mio massimo. E quest’anno voglio fare ancora bene, con la maglia del Frosinone. Tutte le squadre sono un po’ diverse tra loro. La chiave per salvarsi sarà la mentalità della squadra, dobbiamo essere più convinti di quello che facciamo, bisogna credere in quello che possiamo fare. Vedo che da quando sono arrivato,la squadra si sta amalgamando. C’è più gruppo, ci conosciamo meglio, anche la mentalità sta cambiando. Dopo il 4-0 ci siamo detti che non dobbiamo fare più brutte figure

Sono un po’ indietro nella preparazione, ho iniziato il 23 luglio dopo i mondiali. Ho fatto una settimana ad Udine e quindi sono venuto qui mentre il resto della squadra era ancora in Canada. Però adesso mi sento che sto prendendo condizione. Prima del Sudtirol avevamo lavorato tanto. E poi col mio fisico ci vuole tempo macome ho detto mi sento già meglio.

Io sto provando a dare il mio contributo negli spogliatoi e in allenamento. Cercando di portare la mia mentalità. Voglio dare il mio contributoio voglio trasmettere il concetto che possiamo farcela. Io sono stato in B e in C, con la Nazionale: la squadra alla fine conta tutto. Prendete l’Islanda che va ai Mondiali, quasi una follia… Non abbiamo nessun fenomeno ma siamo una squadra”.

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