Serie A

Fiorentina Pioli: “Contro l’Atalanta abbiamo perso perché abbiamo lavorato male”

Fiorentina Pioli: domenica sera alle 20:30 i viola saranno impegnati nella delicata sfida casalinga contro la Lazio. Intervistato da ‘Radio Bruno Toscana’, così il tecnico di Firenze ha risposto alle domande sul campionato ancora in corso

Fiorentina Pioli: “Nessuna colpa del modulo schierato”

“Siamo noi, Atalanta, Torino e Samp che ci giochiamo i posti tra il settimo e il decimo. Il divario non sarà troppo ampio anche se i prossimi due mesi saranno decisivi. Le prossime sette di campionato soprattutto”.

Su possibili errori a Bergamo:

“Sono onesto con me stesso: a volte certe scelte non danno gli esiti sperati, ma quando faccio le scelte è perché sono convinto di mettere in campo la formazione migliore e continuo a pensare che questo sia successo anche a Bergamo. Non abbiamo perso per i tre attaccanti ma perché non abbiamo lavorato come dovevamo”.

Sul futuro di Chiesa:

“Sta crescendo tantissimo, e non mi aspettavo questo cambiamento radicale già quest’anno. Ha cambiato tutto il suo approccio. Non so cosa è meglio per il suo futuro, so solo che è attento alle nostre cose ed è molto fiorentino. Sicuramente è qualcosa in più. Quelli che sono qui, sono tutti tifosi della Fiorentina. Sentono tanto questa situazione”.

Su Pjaca:

“Sì, anche lui è contento di stare con noi. Poi a volte il rendimento non corrisponde, ma lavora bene con noi. Sarebbe credere che non sono una persona seria se si dice che faccio giocare qualcuno perché deve fare un certo numero di presenze”.

Sulla difesa:

“Vero che quando non si prendono gol si danno meriti ai difensori, viceversa si danno loro le colpe quando ne arrivano tanti. Il calcio però pretende un lavoro di squadra. Quando c’è lavoro dei compagni tu difensore sei avvantaggiato, altrimenti è più difficile”.

Sulla marcatura di Vitor Hugo su Ilicic:

“È successo tutto nei primi venti minuti. All’inizio era stata equilibrata, ma ricordiamoci che parliamo di un giocatore molto difficile da affrontare nell’uno-contro-uno. Durante la partita non è facile cambiare posizioni e compiti ai giocatori in campo”.

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