Falcao: “Pruzzo il giocatore piĆ¹ intelligente con cui ho giocato”
Ha parlato sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, l’ex centrocampista della Roma Paulo Roberto Falcao, che si ĆØ soffermato sul suo passato nella Capitale. Il brasiliano che ha parlato anche del calcio del proprio paese e dei giocatori piĆ¹ interessanti in prospettiva.
Falcao sul possibile Scudetto assegnato alla Juventus
“Non so se sarebbe giusto, la Lazio ĆØ ad un solo punto… A differenza dellāInghilterra, dove sarebbe invece giusto assegnarlo al Liverpool, visto il largo vantaggio che ha sulla seconda in classifica. Ma vedere il calcio italiano in Brasile ora ĆØ difficile, non ci sono molte partite in tv. E ho avuto poche occasioni per vedere la Roma.”
Sui suoi 40 anni dall’approdo alla Roma
“Arrivai pensando che in Europa sarebbe stato diverso, mi aspettavo meno calore del Brasile. Allāaeroporto pensavo di trovare qualche dirigente, due o tre giornalisti. E invece cāera un fiume di gente, tutta lƬ per abbracciarmi. Non perchĆ© era arrivato Falcao, ma la speranza di poter cambiare.”
Falcao sui giocatori brasiliani piĆ¹ interessanti
“Per la Roma? Neymar va bene? Scherzi a parte, se potessi vedere le partite della Roma avrei anche unāidea di cosa ha bisogno in questo momento la squadra. Al Flamengo cāĆØ Gabigol: gran tiro, scatto, forte di testa. Poi Bruno Henrique, che ha una velocitĆ che mette paura. E a centrocampo Gerson. Ma perchĆ© Gabigol e GĆ©rson non hanno sfondato in Italia? Di certo non si sono dimenticati di come si gioca al calcio. Tite, il c.t. della SeleĆ§Ć£o, ora ha a disposizione una grande generazione.”
Conclude sui giocatori piĆ¹ intelligenti con cui ha giocato
“Il calcio si gioca prima con la testa e poi con i piedi. I grandi giocatori vivono di intuizioni. Senza citare quelli della Nazionale brasiliana, mi viene in mente ad esempio Tardelli: sapeva muoversi, marcare, inserirsi e dosare le energie. E poi Bruno Conti: grandi intuizioni, ma anche molto intelligente. Ma se proprio devo sceglierne uno, dico Pruzzo: in area di rigore era sempre in grado di fare la mossa giusta.”