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Addio Fair Play Finanziario: il coronavirus ridisegna l’Europa del calcio

La UEFA sta vagliando varie opzioni tra cui l’ abolizione dei parametri attualmente richiesti alle società per poter accedere alle coppe europee.

Il coronavirus ridisegna l’Europa del calcio

Vi sono tre temi che devono essere affrontati in un momento così delicato come quello che sta attraversando il  calcio.

Il primo è quello che riguarda il taglio degli stipendi, il secondo i diritti televisivi e il terzo, che sta più a cuore ai grandi club europei,  il Fair Play Finanziario.

L’ allarme lanciato ieri da Andrea Agnelli in rappresentanza dell’ Eca è un invito alle società a non sforare il loro budget. Dall’ altra parte, la UEFA, sta vagliando varie opzioni, tra cui l’ abolizione dei parametri attualmente richiesti alle società per poter accedere alle coppe europee.

L’ attuale “regime” economico permette ai club uno sforamento di 30 milioni tra ricavi e costi. In assenza di ricavi, causa coronavirus e conseguente stop a campionati e coppe, rimanere all’interno dei parametri richiesti sembra di difficile attuazione. Per capirci: come puoi sostenere l’ ingaggio di Ronaldo o Messi senza incassare un euro?

Da giorni si sta provando, in Italia, ma anche nel resto dell’ Europa, a trovare un’ intesa con i giocatori per arrivare ad un taglio degli stipendi. Una questione ancora aperta, ma che non sembra però di facile soluzione.

I giocatori sono legati da contratti ed hanno tutto il diritto del mondo di continuare a incassare mensilmente l’ assegno.

Le società, d’altro canto, non possono spendere oltre un certo limite se non fanno cassa. Se un bar resta chiuso per l’emergenza coronavirus e non incassa difficilmente potrà far fronte alle spese di affitto e fornitori.

E lo stesso vale anche per i diritti televisivi: perché devo pagare per uno spettacolo che non va più in onda? E gli sponsor?

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