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eSports, la Roma lancia un torneo per battere la noia da quarantena

In un momento in cui il calcio si ferma per cause di forza maggiore, gli eSports diventano un appiglio per tutti e la Roma non ci ha pensato due volte a farne parte.

eSports, la Roma intrattiene tutti con un nuovo torneo

La Roma ha lanciato il suo team Fifa nel 2017 e la spiegazione di questa scelta l’ha data Pallotta: “In qualità di una delle squadre più connesse al mondo al digitale, ci siamo impegnati a creare un’organizzazione che coinvolga i nostri fan in nuovi entusiasmanti modi attraverso tutti i canali digitali”. Creato anche un profilo Twitter ad hoc per la squadra giallorossa composta da tre gamers: Damian Augustyniak, Miguel Bilhar e Natan Horton (i primi due con la maglia giallorossa hanno raggiunto la semifinale della Fifa eClub).

Nonostante la giovane età del team non sono mancate le vittorie. Nell’aprile 2018 la Roma si laurea campione della stagione 3 della Gfinity Elite Series battendo Uniland. Qualche mese dopo (a dicembre) diventa l’unica squadra nella serie Elite a difendere il titolo. Inoltre ogni anno partecipa a tornei mondiali con le rappresentative europee più importanti, tra le quali Psg e Manchester City.

Il mondo degli eSports, però, è in forte crescita e la Roma ha deciso di puntarci con decisione stringendo una partnership importante con Fnatic, una delle maggiori organizzazioni mondiali nel settore. I giallorossi poi proprio in questi giorni hanno lanciato la creazione di un torneo a inviti sfidando Wolfsberg, Sporting Lisbona, West Ham, Benfica e Genoa. La Roma affronterà tutti i club nell’arco della settimana con una serie di sfide al meglio delle tre vittorie. Le partite saranno trasmesse in streaming su Twitch.

Investimenti in questo nuovo mondo dell’eSport

Un mondo in piena evoluzione che se in questi giorni di quarantena serve a tenere compagnia, più in generale può diventare un business importante. Ne è la dimostrazione Alessandro Florenzi che in estate ha investito con De Rossi nella start up Mkers. “L’idea di entrare in questo mondo in un momento in cui nessuno aveva ancora la predisposizione per eSport è partita da Max Sardella, che gestisce la mia immagine, e si è concretizzata con Luca Beccaceci, mio consulente di business management. Per me si è trattato di un investimento finanziario. Rispetto però a un investimento classico, che so, immobiliare, lo sento più vicino ai miei tempi e anche alle mie passioni”.

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