Serie A

Genoa, Preziosi contro Di Bello: “Non deve più arbitrare”

Enrico Preziosi contro Di Bello. Questa mattina il presidente del Genoa, ha parlato a Radio Rai Uno analizzando la sconfitta arrivata nella giornata di ieri sera all’Olimpico contro la Roma. Il numero uno dei rossoblù ha attaccato l’arbitro Di Bello, reo di non aver fischiato un rigore ai liguri.

Enrico Preziosi contro Di Bello: “Si è tirato indietro sul rigore”

Arma impropria? Lo ripeto. La Var non è un problema, il problema è il suo utilizzo. Se è nata per evitare episodi clamorosi, se si continua a far decidere all’occhio umano, non cambia niente. Non è di nessun aiuto. Ci sono voluti 4 minuti per vedere un centimetro in più di un nostro giocatore per annullarlo. Poi su un rigore clamoroso l’arbitro si è tirato indietro e non è andato a vedere niente”.

Enrico Preziosi contro Di Bello, l’idea del presidente sulla VAR

Mi vengono cattivi pensieri e basta. Non mi parlate di percentuali: a me interessa che una partita che potevamo vincere, l’abbiamo persa. Noi non possiamo perdere punti perché un arbitro si rifiuta di usare il Var. Mi deve spiegare il perché ha preso questa decisione. Incontro con i vertici arbitrali? E’ evidente che al di là dell’errore clamoroso, la Var va anche regolarizzata“.

Enrico Preziosi contro Di Bello, i consigli del presidente

Il capitano dovrebbe avere il diritto di ottenere una verifica, ne va anche della tranquillità della gara. Perché hanno speso 4 minuti per un centimetro di fuorigioco e non 30 secondi per un rigore? Non mi pare che sia un errore fatto a caso. C’era un clima di contestazione e in questo modo hanno mandato tutti a casa felici e contenti a danno del Genoa. Noi abbiamo lasciato almeno un punto sul campo. L’arbitro ha il dovere di consultarsi con il Var, perché in quel caso avrebbe fischiato sicuramente il calcio di rigore.”

Enrico Preziosi contro Di Bello: “Io sono in malafede”

“L’uomo in quanto uomo è soggetto a sbagliare, ma davanti all’utilizzo differente del Var nella stessa partita, io non posso altro che sospettare che la scelta venga fatta ad hoc. Si è rifiutato di consultare il video con il Var che non è intervenuto. Sono in malafede. Io a 70 anni voglio sentirmi libero di dire ciò che penso e in quell’episodio c’è stata solo una grandissima malafede con un arbitro che si è rifiutato di guardare il video davanti a un errore evidente”.

Chiusura dedicata anche al mercato con i piani intrapresi con Cesare Prandelli: “Bisogna capire quali sono i motivi. Di Bello? Non dovrebbe più arbitrare. Piatek o Kouamé? Affermo tranquillamente che nessuno dei due lascerà il Genoa a gennaio. Abbiamo già parlato con Prandelli per decidere cosa fare in entrata, subito nella prima settimana di gennaio“.

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