Serie A

Empoli, Paolo Zanetti: “Non pensiamo all’Europa. Dobbiamo ancora crescere”

Serata da ricordare, quella di lunedì per Paolo Zanetti, allenatore dell’Empoli, autore del colpaccio esterno a San Siro sull’Inter. Il tecnico dei toscani ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport in edicola oggi. “Stiamo ancora facendo un percorso di crescita, perché al di là dei frutti raccolti, dobbiamo ancora lavorare. La cosa importante è che siamo in crescita continua e solo a metà del percorso, con dentro tanti giovani che hanno ancora molti margini di miglioramento e buona predisposizione a imparare la situazioni di gioco che proviamo quotidianamente”. Sul sogno Europa: “Non pensiamo all’Europa, il nostro piccolo scudetto è la salvezza

Empoli, Paolo Zanetti: “Non pensiamo all’Europa, la salvezza è il nostro scudetto”

Su Baldanzi, autore di un ottimo girone di andata: “Sì, sì. L’ho visto subito dopo una settimana di allenamento che aveva qualcosa d’importante: un talento innato. Non è molto strutturato ma è molto rapido e ha un proprietà di palleggio, tecnica e visione di gioco di altissimo livello. Al primo anno di A si sta imponendo in modo prepotente in un campionato difficile. I suoi gol ci hanno portato punti. Davanti a sé ha un futuro bellissimo”. Parole al miele per l’estremo difensore Vicario: “Penso sia rimasto perché costa tanto. Quest’anno si è già ampiamente riconfermato. E’ uno dei migliori portieri italiani in assoluto e merita davvero di fare il salto in una grande squadra e conquistare definitivamente
l’azzurro. Al di là delle sue capacità, glielo auguro di cuore perché è un ragazzo serio, umile e grande lavoratore”
.

Resta con i piedi per terra, Zanetti, chiarendo di non pensare all’Europa: “No, no, assolutamente no. Perché 25 punti sono tanti, molto più di tutti quanti pensavano, anche io stesso. Ma con questi punti non ti salvi. Siamo arrivati qui col lavoro, il sacrificio e la qualità. L’importante ora è non cascare nel tranello delle illusioni, dobbiamo stare concentrati per conquistare il nostro piccolo scudetto che è la salvezza. Poi verso maggio vediamo dove siamo e magari potremo pensare a qualcos’altro”. “Il segreto sta nel gruppo, nella stima reciproca tra giocatori e allenatore, e pure nel livello di mentalità che siamo riusciti a raggiungere. Ora abbiamo una difesa molto solida e un attacco che sta migliorando i propri numeri.
Insomma, stiamo trovando un buon equilibrio. Sì, non abbiamo avuto un attaccante da doppia cifra, non per mancanza di occasioni, ma per tanti motivi. Penso che possiamo affermare con orgoglio che abbiamo raggiunto questi risultati da squadra, dove magari si sono esaltati i singoli. Ma senza dipendere da nessuno in particolare”.

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