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FOCUS TCN – Ecco cosa insegnerebbe l’esonero di Gattuso

Questa sera il Milan scenderà in campo contro il Betis nel match valevole per il terzo turno della fase a gironi di Europa League. Sullo sfondo però c’è il possibile esonero di Gennaro Gattuso, ipotesi che ha preso ancor più corpo dopo la sconfitta nel derby di Milano.

Ai dirigenti rossoneri non è piaciuto l’atteggiamento dei giocatori in campo e ancor meno le scelte di Gattuso a gara in corso. La panchina di Ringhio dunque è tornata a scricchiolare ed al di là dei prossimi risultati la sensazione è che col tempo si assisterà alla fine dell’ennesimo progetto di rilancio del Diavolo.

Analizzando il rendimento degli ultimi anni però un dato appare chiarissimo: da tanto, troppo tempo, il Milan non riesce a trovare un condottiero capace di guidare il club di via Aldo Rossi a traguardi degni di nota. Se si esclude la Supercoppa Italiana vinta con Montella nella stagione 2016/2017 i rossoneri sono a secco di successi dal 2011, quando con Allegri in panchina arrivo l’ultimo scudetto.

Troppo tempo per una delle formazioni più titolate di sempre e che in bacheca può vantare la presenza di ben sette Champions League. In questi anni, sulla panchina rossonera si sono susseguiti Tassotti, Seedorf, Inzaghi, Mihajlovic, Brocchi, Montella ed appunto Gattuso. Da tempo si sogna Conte ma ora il maggiore indiziato a prendere il posto dell’ex centrocampista è Donadoni.

Gattuso però ha davvero tutte le colpe che gli vengono imputate? O fa parte di un problema assai più grande, ovvero dalla società? Non a caso le poche vittorie coincidono con una instabilità societaria – non solo dal punto di vista economico – che non può consentire al Milan di fondare un serio progetto tecnico a medio-lungo termine. Se ogni anno si parla di rifondazione evidentemente la colpa non è – solo – del nocchiere.

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