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Borussia Dortmund, Bolt ha doti calcistiche. Potrebbe entrare nella rosa di Stoger

Dortmund su Usain Bolt: “Ha del talento, ora deve solo lavorare duro”

In molti si stanno chiedendo se possa esserci una perfetta simmetria tra calcio e atletica. Altri si sono già risposti che non basta essere veloci per cavalcare il manto d’erba rettangolare. Occorrono doti innate, tecnica e sacrifici collezionati come figurine. Lui un “figurino” ci è, gli mancano per ora virtù calcistiche ed anni di esperienza. Parliamo di Usain Bolt, il velocista giamaicano che nella sua carriera ha tenuto incollati al televisore migliaia e migliaia di spettatori.

Secondo quanto ci riporta Tuttomercatoweb, l’attuale campione olimpico dei 100 metri piani ha espresso il suo sogno di diventare un calciatore professionista. Grande amante del calcio, ospite del Manchester United durante alcune sedute di allenamento, nella finale della UEFA Champions League 2011-2012 a Londra, ha manifestato il suo desiderio di giocare nella loro squadra. Ovviamente non prima dell’ addio al mondo dell’atletica leggera.

Ad offrirgli l’opportunità il Borussia Dortmund di Peter Stoger, che lo ha subito messo sotto esame. Un provino pubblico seguito da 173 operatori di media provenienti da tutta Europa. Tutto è iniziato con un giro di campo ed esercizi di stretching. Bolt è entrato in campo con un’aria timida e visibilmente imbarazzata, un’ espressione forse creata anche dall’importanza dei giocatori con cui doveva dividersi gli spazi. Mario Gotze, Jadon Sancho, Sergio Gomez, per dirne alcuni. Nella partitella di fine allenamento, la medaglia d’oro della Giamaica ha toccato il pallone venti volte, la prima insaccandola in rete con un gol di testa. Poi un bell’assist e lo sfiorare di un altro gol. Ha alternato momenti giusti ad attimi di spaesamento, ben comprensibili agli occhi di chi era in campo e chi sugli spalti del centro sportivo ad ammirare questo “nuovo” spettacolo.

Una giornata che ha spezzato il susseguirsi di una quotidianità che a volte stanca, e richiede novità all’occhio. Bolt ha concluso così l’evento: “Mi sono divertito, sono stato bene, grazie a tutti i giocatori che mi hanno accolto benissimo”. Poi il lungo abbraccio ad ognuno di loro.

E se non c’è una via di mezzo anche nel calcio, perchè o è tutto o è niente, c’è sicuramente il bianco e il nero. Insieme. D’altronde, come scrisse il poeta Rumi: “Ben oltre le idee di giusto e sbagliato c’è un campo”. Ti aspetteremo laggiù, Bolt.

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