Nations L.

Italia, Verratti: “Buffon? Gigi dovrebbe avere sempre la porta aperta”

Dichiarazioni Verratti: “Vengo da una settimana difficile perché ho fatto una cazzata”

Sabato 17 alle 20:45 l’Italia incontrerà il Portogallo per la 5^ giornata di Nations League. Intervenuto nella conferenza stampa di Coverciano, queste le parole del centrocampista degli azzurri Marco Verratti. “In mezzo al campo si sono viste cose molto interessanti, bisogna migliorare tantissime cose, in Polonia abbiamo avuto tantissime occasioni e non siamo riusciti a sbloccarla prima, a un certo punto potevamo pure perdere. Il mister conosce il calcio, è una cosa molto importante. Sentire la fiducia, la felicità della gente, ci fa piacere. Era un momento difficile. Sabato saremo davanti a tantissima gente, contro una grande squadra. Nel club puoi dimostrare tutti i giorni, c’è una considerazione diversa. Con l’Italia viviamo un mese, un mese e mezzo, è più difficile. Se sei all’estero si vedono meno partite. Non penso ci sia meno considerazione, tutti si aspettano moltissimo da me e vuol dire che mi reputano un giocatore importante. Il mio compito è quello di dare tutto in mezzo al campo”.

Su Tonali:

“Non ci ho ancora parlato, ma per arrivare in Nazionale serve delle qualità. Mi ricorda un po’ me, perché anche io alle prime convocazioni ero in Serie B. Per lui è una grande cosa, giocare per la Nazionale non capita a tutti, sicuramente sarà contento, porterà entusiasmo. Ne abbiamo bisogno”.

Su Bernardeschi:

“È molto importante per la Nazionale, anche per la Juventus. Chi c’è qui però può giocare, dobbiamo pensare alla squadra, dare il massimo per tutti quelli che non giocano”.

Sulla Champions:

“È uno dei nostri obiettivi, ci sono Bayern, Barcellona, Juventus. Sono grandi squadre con un ottimo organico, saranno fra le favorite per la coppa”.

Sul PSG:

“È stata una settimana difficile perché ho fatto una cazzata, non bisogna fare queste cose rappresentando un grande club. Ho chiesto scusa, parlando con la squadra, si guarda avanti”.

Sul suo futuro:

“Non penso di cambiare, sono una persona a cui non interessa ciò che dice la stampa o un giornalista. Sia nei momenti negativi o positivi. Gioco per un club, hanno fiducia in me, me lo dimostrano sempre. Sono lì da 7 anni, non ho mai avuto problemi di allenatore. Soprattutto in una squadra che può permettersi ogni anno grandi acquisti. Da quando è partito Ibra sono stato il responsabile di molte cose, mi viene più voglia di continuare per vincere qualcosa di importante”.

Su Buffon:

Gigi è veramente felice per la scelta che ha fatto a Parigi, ha l’entusiasmo di un bambino, ha già contagiato tutti. Penso che quest’esperienza gli abbia portato voglia ed entusiasmo. Per la Nazionale… non deve dimostrare nulla. Non ho parlato di questo con lui, ma ne sono sicuro, ha dato tantissimo. Qui dovrebbe avere sempre la porta aperta”.

Sul modulo:

“Mi trovo molto bene con Jorginho, ho giocato tantissimo con Thiago Motta al PSG, molto vicini. Mi piace perché puoi avere tanti palloni, soprattutto non subiamo occasioni dall’altra squadra. Mi piace come il mister vede il calcio. Non credo sia giusto adattarsi agli avversari, non possiamo sempre cambiare. Dobbiamo continuare su questa strada al di là dell’avversario, per avere un’altra filosofia”.

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