Serie A

Inter, Spalletti: “Non posso essere Mourinho in due partite: basta paragoni”

Finita 1-0 la sfida tra Inter e Udinese decisa da un rigore battuto da Mauro Icardi, sono state queste le parole al termine della gara del tecnico nerazzurro.

Dichiarazioni Spalletti post Udinese: “Icardi migliorato nella resistenza”

Ai giornalisti di ‘Tuttomercatoweb’, ha così commentato Luciano Spalletti: “Stasera Borja e Joao Mario non sono stati precisi. Nainggolan ha quelle qualità. Il contesto stasera però non era proprio tranquillo. Borja e Joao sono calciatori equilibrati, non hanno ferocia in area. Spesso siamo leggeri nell’interpretazione, ma la qualità comunque sotto altri aspetti l’hanno mostrata. La gara contro l’Udinese è stata vinta in maniera netta, nonostante il post PSV e nonostante le caratteristiche tanto diverse dei nostri avversari. Abbiamo perso dei punti con le disattenzioni. Oggi servivano giocate semplici per vincere e i ragazzi lo hanno fatto in modo perfetto”.

Su Icardi:

“La classifica dei cannonieri attrae gli attaccanti. Certi suoi movimenti sono naturali, li ha sempre fatti, ma poi bisogna anche guardare all’interesse della squadra. Lui è stato bravo, ambisce giustamente ad essere un top club. Con il sacrificio che mostra fa vedere che lo è già. È migliorato anche nella resistenza, nella gestione nel corso dei novanta minuti, pressa pure di più il portatore di palla avversario”.

Sull’ingresso di Lautaro:

Lautaro ha contribuito a sistemare le cose, nel secondo tempo siamo tornati timidi rispetto al primo. Mancava qualità nel far circolare la palla, lo stadio cominciava a mugugnare, quindi andava dato un segnale ai ragazzi. Bisognava vincere e per questo metto Lautaro nella speranza che la squadra riceva il messaggio corretto, il senso che si voleva dare alla gara. Lautaro poi lotta forse come nessuno, ha forza nel cercare lo scontro fisico. Lui si sente veramente forte nei contrasti. Va anche detto che qualche spazio in più, da quel momento in poi, lo abbiamo concesso e con Perisic abbiamo rimesso un’altra volta a posto le cose”.

Marotta ha apprezzato il suo orgoglio nella risposta: qual’è l’obiettivo vero dell’Inter in questa stagione?

“Con Marotta siamo amici da tantissimo tempo. Dai tempi del Venezia di Zamparini, siamo sempre stati in perfetta sintonia, già lì mi insegnò tante cose da dirigente affermato e molte ancora me ne insegnerà. Io quando vengo qui difendo l’Inter, prima dei risultati. I tifosi devono difendere questi colori. Con lucidità si possono leggere meglio tante cose. Conta il club, poi i tesserati. Siamo un gruppo compatto. Poi se Spalletti non è da Inter va fuori. Non ci sono problemi, ma difendiamo l’Inter sempre. L’obiettivo è fare punti, cose straordinarie, salti in avanti, ma prima serve dare continuità a un percorso, senza fare paragoni come in passato con Mourinho. Non posso essere lui in due partite. Non ci arriverò mai a fare quello che ha fatto lui per questa squadra”.

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