Serie A

Diamoutene attacca il Verona: “Presidente ed allenatore dei falsi”

Souleymane Diamoutene, calciatore Giulianova ed ex di Roma e Lecce, attacca l’Hellas Verona definendo il tecnico Juric ed il presidente Setti due persone false. Poi il racconto di un retroscena riguardante Papa Waigo.

Diamoutene attacca Verona

“Mi fa male, avrebbe potuto dire altro. Mi dispiace che nel 2019 ancora succedano cose del genere. Non è giusto un simile comportamento da una persona che va allo stadio per divertirsi, perché lo sport deve essere un divertimento. Si dà anche il cattivo esempio ai bambini che vedono questa cosa. Sono situazioni che fanno male all’immagine del calcio italiano perché tutto il mondo ha visto quanto accaduto. Se l’allenatore e il presidente del Verona dicono di non aver sentito nulla, dicono una falsità impressionante, anche perché tutti i giocatori in campo stavano cercando di tranquillizzare Balotelli. Papa Waigo giocava con il Verona e mi raccontava gli ululati che gli facevano i tifosi, ma lui non era nessuno”.

Verona, le parole di Setti e Juric

Le parole di Setti e Juric hanno negato in ogni modo cori razzisti da parte dei tifosi scaligeri. Il numero uno del club ha detto: “In campo non abbiamo sentito nulla. So come funziona, i tifosi veronesi sono particolari e hanno un modo di fare simpatico di prendere in giro la gente. Ma il razzismo non esiste”. Il tecnico invece si è espresso così: “Anche io ho preso tanti insulti negli anni, so cosa significa, ma oggi non c’è stato nulla. Sul perché della reazione dovete chiedere a lui. Quando ci saranno cori razzisti non avrò nessun problema a dirlo perché mi fanno schifo anche se provengono dai miei tifosi, ma oggi non ne ho sentito neanche uno”.

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