Juventus, Del Piero: “In California la vita è cambiata. A Bergamo c’è gente tosta”

Intervenuto a Tutticonvocati, Alessandro Del Piero ha fatto il punto sul coronavirus, che di recente è arrivato anche negli USA, e in particolare in California, residenza dell’ex capitano della Juventus. Inevitabile una menzione all’Italia e a Bergamo in particolare, una delle città più colpite.
Del Piero sul coronavirus
“Siamo partiti un po’ in ritardo, è stata sottovalutata. Ora i numeri sono preoccupanti, la crescita è stata rapida. Anche qui è tutto chiuso, da italiano sono partito prima in questa quarantena. o ho un ristorante e l’ho chiuso, hanno chiuso palestre, uffici non necessari. La vita è cambiata. Si esce per far spesa. Scuole chiuse almeno tutto aprile. Un grande punto di domanda sul dopo”.
Sulla Juventus: “Dipende dal punto di partenza. Se vedi quello che ha fatto quest’anno dici ‘niente di nuovo’, che comunque vuol dire essere primi in classifica e in corsa in Champions. Poi, in tutto questo si parla del gioco di Sarri, di tutto quello che c’è intorno, e servono tempo, allenamenti, e non è semplice alla Juve. Il gioco dipende anche dalle caratteristiche dei giocatori. Di sicuro, la Juve continua a trasmettere solidità, che è la priorità del club: primeggiare in Italia e giocare la Champions ad alto livello. E anche quest’anno, come negli altri anni, ha le qualità per vincere la Champions”.
Sulla possibilità di ricominciare il campionato: “Riiniziare a porte chiuse? Con tutto quello che c’è intorno al movimento calcistico, è sicuramente un qualcosa da prendere in esame, da valutare. Però non è neanche semplice garantire a un giocatore, o agli addetti ai lavori, che sarà tutto ok allo stadio: quando torno a casa? Quando vado in giro? Intorno a una squadra c’è una serie di professionisti che ha famiglia a casa. Leggo che i giocatori dell’Inter hanno deciso di tornare dalle loro famiglie, giustamente. Ma anche il volo è un pericolo. Prima di tutto viene il bene per tutti. Ripartire così per garantire la fine del campionato, può essere anche uno svago per chi da casa guarda la televisione”.
Su Bergamo: “L’Atalanta ha le palle, Bergamo ha le palle. Là c’è gente tosta, e questa emergenza li farà sentire ancora di più uniti”.