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De Laurentiis contro Agnelli: “La sua idea è riduttiva per il calcio. Ecco la mia proposta”

De Laurentiis contro Agnelli – Oggi il presidente del Napoli sarà a Madrid per la riunione della European League. Una riunione per parlare della discussa proposta di Andrea Agnelli e dell’Eca di una Super Champions League dal 2024. 

De Laurentiis contro Agnelli

Aurelio De Laurentiis, ai microfoni de Il Corriere della Sera, ha criticato l’idea di Agnelli con una proposta nuova: “Vuole la Superlega? Agnelli è uno intelligente, non voglio credere che abbia in mente un torneo di questo tipo che sarebbe riduttivo per il resto del calcio europeo. Una formula che potrebbe anche rivelarsi valida in una fase iniziale, ma alla fine allontanerebbe una buona fetta di pubblico e di tifosi dal mondo del calcio. Ciò che mi preoccupi è che si parli di riforma a partire dal triennio 2024-27. I buoi stanno già uscendo dalle stalle e tra poco diminuiranno drasticamente gli spettatori, sia per i nostri stadi reali e che per quelli virtuali. I ragazzini si stanno distaccando presi solamente dagli electronic games. Invece di fare guerre tra Eca, Uefa e Leghe europee, innoviamo il calcio preda di vecchi meccanismi e istituzioni menefreghiset che tendono al conservatorismo pur di durare nei tempi”. 

La proposta rivoluzionaria di De Laurentiis

“In primis risolvere la pirateria, poi in ambito nazionale andrebbe favorita la costruzione degli stadi, con una modifica della legge esistente: procedure più snelle e una normativa volta a creare equilibro economico, sia nella gestione dello stadio che del suo complesso. La Champions e l’Europa League vanno aboliteavvicendandole con un torneo, articolato in 80 squadre, cui accedano le prime sette della classifica dei campionati italiano, francese, tedesco, inglese e spagnolo e le prime quattro dei campionati portoghese, olandese, belga, svedese e tutti gli altri. Squadre divise in quattro gironi da venti: 19 partite/giornate di gara per ciascun girone. Gare secche con location estratte a sorte per stabilire il team che gioca la prima in casa e dare via al calendario.

Lo chiamerei European Cup, le partite si giocherebbero il martedì,mercoledì e giovedì, rispettando così la collocazione dei campionati nazionali durante il fine settimane. Farei un accordo tra Eca e Leghe europee, attribuendo il cinque per cento del fatturato alla Uefa, per usufruire dei suoi professionisti che lavorerebbero all’organizzazione dei tornei”.

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