Serie A

Coronavirus, Begovic: “Vivo a Milano e penso che tutto questo sia un film”

Ha parlato in un intervista al quotidiano britannico Mirror, il portiere del Milan Asmir Begovic. Il bosniaco che ha parlato della situazione Coronavirus e la sua vita in quarantena.

Queste le sue parole: “Le strade sono deserte. L’unica cosa aperta sono i supermercati dove puoi comprare cibo ma poi devi tornare subito a casa tua. È pazzesco. Milano è una grande città, io vivo in città e pensi che tutto questo sia un film. Lo dicono tutti ed è davvero così. Non ho mai visto niente del genere prima d’ora. E non sono sicuro che le persone capiscano quanto sia brutto qui. Il Coronavirus ha colpito l’Italia molto duramente con molti morti e persone infette. È devastante e straziante per la gente”. 

Begovic che ha parlato anche della situazione a livello mondiale: “Ora vedi altri club, giocatori positivi e sembra un incubo e puoi solo sperare che tutto torni alla normalità il più presto possibile. E’ successo tutto molto velocemente, una cosa dopo l’altra. Le cose si sono sviluppate così rapidamente dalle partite a porte aperte, poi chiuse e poi lo stop a tutto”.

Sulla ripresa del campionato invece: “C’è stato un dibattito sul fatto che dovremmo comunque giocare. Lo abbiamo fatto a porte chiuse, e non è stata per niente una bella esperienza. Al momento è un ‘gioco d’attesa’. Non ci stiamo allenando. Al momento dovremmo tornare ad allenarci il 23 marzo, ma la situazione è in continua evoluzione. Al Milan nessuno è risultato positivo. Come ci siamo salutati? Ci vedremo quando ci vedremo”. 

Conclude Begovic sulla sua quarantena: “È così strano non riuscire ad allenarsi. Cerchi di fare altre cose, ma c’è solo Netflix che puoi guardare. Cerco di tenermi occupato, sto provando a registrare alcuni podcast e aspetto pazientemente che la normalità riprenda”.

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