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Coronavirus, Alberto Gilardino: «Il calcio spingerà la nostra Italia»

Alberto Gilardino ha parlato dell’emergenza Coronavirus in Italia: «Sono stato per 18 anni calciatore, e negli ultimi due ho iniziato la carriera da allenatore. Non sono abituato a stare fermo. A casa sono sempre stato poco. Vedere l’Italia fermarsi è surreale. I ragazzi stanno allenandosi a casa con specifiche tabelle, e non è semplice. Trasmetto loro positività, dico a tutti di non preoccuparsi, che quando torneremo in campo recupereremo questo tempo. Ora ci vuole testa: stare in casa e fare ciò che dobbiamo per evitare che il virus si propaghi».

Dichiarazioni Alberto Gilardino

«Cambierà il modo di pensare. Penso che questa botta, sotto l’aspetto umano, avrà risvolti positivi. Nelle difficoltà l’Italia sa dare il meglio. E rialzarsi. Ci sarà grande voglia di ricominciare. Il calcio poi è uno dei tanti veicoli che spingerà la nostra Italia. Bisogna avere un pensiero positivo e un obiettivo concreto per il futuro. Ed è il momento di dire grazie a chi ogni giorno fa sacrifici per curare i malati e impedire che l’Italia affoghi», ha concluso l’allenatore della Pro Vercelli a La Stampa.

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