Serie A

Milan, Gattuso: “Non sono ancora morto. Domani voglio 23 cani arrabbiati”

Nella conferenza stampa di presentazione della gara contro la Sampdoria, Rino Gattuso ha parlato non solo della gara contro i doriani, ma anche della brutta situazione legata alla sua panchina. Si parte dal prossimo avversario: “E’ una squadra che prende pochi gol, giocano bene. Dobbiamo essere bravi a metterli in difficoltà e tenerli li, è allenata da un grande allenatore. Domani ci sarà da faticare tantissimo”. Impossibile non parlare della situazione legata alla sua panchina: “Veniamo da due partite in cui abbiamo preso due legnate. Non sono spento e morto. Ma quando perdiamo mi brucia ma so cosa posso dare a questa squadra. Non si molla, vogliamo riscattarci da questo momento difficile, e possiamo fare molto di più”.

Sotto accusa anche la squadra, sul quale Gattuso ha dichiarato: “Devo dare tranquillità alla squadra, devo analizzare anche le prestazioni. Sembriamo preoccupati quando dobbiamo sviluppare gioco, dunque bisogna essere più tranquilli e fare di più. Anche a livello individuale”. Sul gioco e sul modulo da adottare: “Stiamo soffrendo gli avversari e dobbiamo tornare a divertirci, bisogna far girare bene la palla. Ritrovare voglia e entusiasmo. Abbiamo provato tanti moduli, vediamo domani come scenderemo in campo”. 

Nonostante il momento, la dirigenza è schierata dalla parte del tecnico: “Anche prima si remava tutti nella stessa direzione. La fiducia e la tranquillità questa società l’ha sempre concessa. Ieri Leonardo e Maldini sono venuti a fare due chiacchiere con la squadra. Ma dobbiamo migliorare perchè quello che stiamo facendo non basta, mettiamo da parte gli alibi. Non dobbiamo trovare scuse, non stiamo andando bene e per questo dobbiamo fare di più“.

Riguardo le sconfitte maturate contro Inter e Betis: “Abbiamo preso una mazzata, e dobbiamo accantonarla. I fischi della gente a me e ai giocatori fanno parte del nostro lavoro, è tutto normale. Il Betis ci ha distrutto sulla qualità di gioco, ma non ho mollato. Forse poi ho dato una sensazione sbagliata in sala stampa con le mie parole, perchè non riesco a fare i sorrisini, ma io non mi sono arreso. Credo che la squadra può riprendersi“.

Si è parlato molto di alibi: “Si può giocare anche in maniera diversa ma essere pronti a livelli caratteriale e mentale. Elementi che ti fanno fare il salto di qualità”. Sulle garanzie che non ci sono: “Quando arrivano prestazioni come nelle ultime due ci sta che a livello mentale e di squadra lasci per strada. Dopo l’allenamento di oggi capirò come sta la squadra, ma dobbiamo essere bravi a mettere tutto da parte e fare una partita gagliarda”.

Circa l’utilizzo del modulo 4-3-3: “Con l’Inter a livello tattico abbiamo lasciato pochi spazi, però poi in avanti non siamo stati pericolosi. Eravamo piatti ma a livello tattico è stata una partita interessante, mentre a livello tecnico non abbiamo creato nessun problema all’avversario. Voglio vedere meno tattica e tecnica e vedere più uno contro uno, forse si va alla ricerca di troppe cose che però non riusciamo ad avere“.

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