Serie A

Torino, Juric: “Accontentato? E’ una parola che non mi piace”

Ivan Juric, allenatore del Torino ha parlato in conferenza stampa per presentare il match di domani contro il Lecce, valido per la 26a giornata di Serie A. Di seguito le sue dichiarazioni.

Verso Lecce – Torino: le parole in conferenza stampa di Juric

Sulla partita con il Lecce: “Sarà difficile come all’andata quando giocammo alla pari. Hanno giovani interessanti e hanno fatto risultato con Atalanta e Roma”.

Su Pellegri:Siamo ancora lontani dalla forma migliore. Ha cominciato ad allenarsi con noi, non scatta come dovrebbe ma viene con noi per stare con la squadra. Non ci conto molto”

Su una sintesi tra le sue ambizioni e quelle di Cairo: “Ah, non lo so. Non so che rispondere”.

Sulle dichiarazioni di Cairo che lui ha accontentano l’allenatore su tutto: “Non mi piace la parola accontentato. Io voglio condividere un progetto e pensare che siamo d’accordo su un percorso per fare crescere la società. Sullo staff penso che noi siamo molto aziendalisti. Anche oltre quello che dovremmo essere in certe situazioni. Ci piace condividere le cose e far crescere la società a livello di risultati e a livello economico. La parola accontentare mi sembra che abbia un significato del tipo che io chiedo pazzie e poi vengo soddisfatto. Io ragiono diversamente“.

Sulla partita di domani dal punto di vista tecnico: “Io sono convinto che se noi caliamo un po’ non c’è partita. È la mia sensazione dall’inizio. Era successo contro lo Spezia quando non stavamo bene fisicamente per cui la prima cosa è essere concentrati e forti, affrontare con grandissima umiltà la partita. Vorrei che la squadra continuasse a giocare bene, senza tralasciare niente come l’ultima volta pensando a non prendere gol”.

Su Djidji: “La mia posizione è che deve rimanere. Penso che sia un giocatore forte, che accetta spazi aperti contro qualsiasi tipo di attaccante. Non è facile trovarne uno così: ci sono difensori che certe partite le fanno bene e in altre faticano. Con certi difensori devi adattarti, con Djidji riesci a fare un calcio offensivo perché riesce a gestire spazi grandi: è un giocatore forte”.

Sui rapporti con la società: “Dobbiamo concentrarci bene su queste 13 partite, io resto dell’idea che abbiamo fatto cose bellissime. Si possono fare cose ancora migliori, ma abbiamo fatto tanto. Possiamo far crescere i ragazzi e poi si vede. Lo definirei un rapporto normale, professionale”.

Sugli infortunati: “Pellegri è rientrato, non ancora al top. Vlasic spero bene, Karamoh out, Lazaro vediamo. Zima è un percorso lungo, Vieira è ancora fuori e spero di averlo dopo la sosta”.

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