Serie A

Lecce, Baroni in conferenza: “Con la Juve giocheremo a viso aperto”

Marco Baroni, tecnico del Lecce, ha parlato in conferenza stampa per presentare il match contro la Juventus, valido per la 33esima giornata di Serie A. Di seguito le sue parole raccolte da TMW.

Lecce, le parole in conferenza stampa di Baroni in vista del match contro la Juventus

“L’ultima volta venni qui dicendo che c’erano sette partite importanti, ora ne rimangono sei: noi siamo concentrati, vogliamo i punti che ci servono per arrivare alla salvezza. Vogliamo scrivere una pagina di storia”.

Sulla vittoria contro l’Udinese: “L’età mi tradisce, io mi sento giovane come un ragazzino, io so quanto è importante a livello prestativo che la squadra ci sia sempre stata. Ed è proprio attraverso la prestazione che si raggiungono determinati risultati”.

Sul finale di stagione: “Ogni partita deve essere come l’ultima, per noi non ci deve assolutamente essere domani. Siamo una neopromossa, vogliamo salvarci a tutti i costi: solo nella nostra testa potevano entrare dei timori, ma noi abbiamo un dna importante L’alternanza Serie A/B impone di soffrire, ma noi rimaniamo sempre vivi”.

Sui ricordi con la Juventus: “Sarò sempre riconoscente al mondo Juve: quando arrivai io erano sei o sette anni che la Primavera non vinceva più. Nel settore giovanile vinsi il primo trofeo dell’era Andrea Agnelli. Fa piacere”.

Su Helgason: “Sicuramente il ragazzo sta lavorando e anche molto. Il calcio, nella dinamicità, è assolutamente fondamentale. Serve un calcio aggressivo e di corsa”.

Sulla gara di andata contro la Juventus: “Quel Lecce non era ancora pronto a fare un tipo di calcio importante, questo è innegabile: eravamo un po’ attendisti. Chi dice che la Juve non stia facendo bene, si sbaglia di grosso: sono vivi e determinati”.

Su Persson: “Sta crescendo, è un ragazzo interessante, ma deve trovare un po’ di cattiveria in più. Ma anche Colombo ci darà una grossa mano: non ci dimentichiamo di lui”.

Su Gendrey: “Non sta benissimo fisicamente, ma sicuramente non è la questione diffida che può fare la differenza”.

Sull’undici titolare: “Penso al risultato e alla prestazione: è chiaro che c’è qualche acciacco considerando le tante gare consecutive e ravvicinate. Valuterò tutti: Umtiti sta bene, ma comunque siamo in tanti in quel ruolo”.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio