Calcio estero

Cina, Lippi si dimette: “Non sto facendo bene il mio lavoro e non voglio rubare soldi”

Marcello Lippi ha deciso di dimettersi dal suo incarico di CT della Cina, una notizia inaspettata per la federazione asiatica che non potrà contare su tutta la sua esperienza per le qualificazioni ai Mondiali di Qatar 2022. La decisione del 71enne di Viareggio è arrivata dopo la brutta sconfitta contro la Siria ed è stata resa pubblica in conferenza stampa.

Lippi non è più il CT della Cina

“Io non voglio rubare i soldi, guadagno tanto, il mio stipendio annuale è molto alto. Sono pienamente responsabile di questa sconfitta, per questo io stasera do le dimissioni irrevocabili. Non voglio parlare di questa partita, una squadra dovrebbe dare tutto sul campo.

Se una squadra gioca come abbiamo giocato noi stasera, senza rabbia, senza grinta e senza cuore, senza personalità, con paura di giocare, senza fare tre passaggi di fila, vuol dire che l’allenatore non sta facendo bene il suo lavoro. Appena abbiamo giocato con squadre un po’ più organizzate abbiamo fatto questo tipo di partite. È mia la responsabilità, l’allenatore è responsabile”.


Accadde oggi calcio 18 agosto


La situazione della Cina

Attualmente, la Cina è attualmente al secondo posto a pari punti con le Filippine nel gruppo A che vede la Siria capolista a +5. Alla successiva fase delle qualificazioni asiatiche (3° turno) approdano le vincenti degli otto gruppi e le quattro migliori seconde (di cui attualmente la Cina fa parte). Dal 3° turno in poi, invece, le qualificazioni al Mondiale 2022 e alla Coppa d’Asia 2023 non saranno più sovrapposte come in questo momento, anche se la Cina è già qualificata in quanto Paese ospitante.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio