Champions League

Chi è il migliore giocatore della Champions? L’algoritmo risponde

La Champions League è tornata e con lei un repertorio incredibile di giocate, di gol, di parate, di numeri (e di esultanze). Grazie alla Champions possiamo lasciare i nostri campionati, a volte fin troppo avari di emozioni, mettere nel cassetto un Udinese-Chievo qualsiasi per tuffarsi a bomba in un Liverpool-Bayern Monaco, lasciare un Sassuolo che si inchina alla Juventus e trovare uno Schalke che prova comunque a farne due al Manchester City.

La Champions League, soprattutto, ci serve sul piatto giocatori straordinari, giovani e veterani, esperti brillanti e giovani freschi. E scegliere il più forte è sempre più difficile. Mille variabili di tifo, simpatie, preferenze per ruoli, rendono l’individuazione del prescelto sempre più difficile. Ecco perché è stato creato un metodo oggettivo e scientifico: il Big Champions League Index.

Il procedimento è semplice: assegnare ai singoli giocatori valori legati alle presenze, vittorie, gol, porta inviolata e ruolo ricoperto, ragionando sulle statistiche degli ultimi 5 anni, rapportando tra punti ottenuti nella fase a gironi e quelli dell’eliminazione diretta.

L’algoritmo ha lavorato tutto questo e ha dato i primi verdetti. Dominati, ovviamente, dai giocatori del Real Madrid, squadra campione d’Europa per tutte e tre le ultimi stagioni, schierando tra l’altro gli stessi 9 giocatori nelle diverse finali. Un dato clamoroso.

La Top 10 del Big Champions League Index

In testa alla Top10 c’è però un calciatore che non indossa più la maglia dei blancos: Cristiano Ronaldo, numero 1 del ranking con 25.556 punti, in virtù di vittorie, presenze, gol e reti decisive. Il podio è compilato da un altro Real, Il centrocampista Toni Kroos, e uno che merengues lo potrebbe diventare: Robert Lewandowski.

Se vogliamo invece guardare l’apice storico di ogni calciatore, troviamo ancora in vetta Cristiano Ronaldo, seguito questa volta da Lionel Messi, che raggiunse il cui punteggio massimo 26.226 al termine della stagione 2012-2012, e da Raul, leggenda della Liga e dei Galacticos, che nel 2003 dopo aver vinto 3 delle precedenti 5 finali di Champions raggiunse il suo massimo punteggio.

Un dominio Real e un dominio spagnolo, interrotto da Kakà e Seba Rossi, a rappresentare l’Italia, e da Lewandowski e Thomas Muller, per la Germania.

Ma l’algoritmo non guarda solo al presente e al passato. Guarda, soprattutto, al futuro. E ci dice il domani è appannaggio quasi esclusivo di Kylian Mbappè, campione del mondo del Paris Saint Germain, unico della sua generazione ad aver totalizzato 10.000 punti. Dopo di lui il compagno di squadra Adrien Rabiot, Trent Alexander-Arnold, esterno rivelazione del Liverpool, e a seguire i due blaugrana Ousmane Dembele e Clement Lenglet.

Stavolta, di italiani nelle prime dieci posizioni non c’è traccia. L’algoritmo non ha cuore: il calcio italiano è quello che è.

 

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