Serie A

Brescia, Cellino: “Lo Stato ci tolga 150 milioni di spese”

L’economia del paese è messa a dura prova dall’attuale emergenza per il coronavirus. Non è da meno il calcio, che rischio un grave danno che sarà risanato con molta fatica. Della questione ne ha parlato anche Cellino, vulcanico presidente del Brescia, in un’intervista concessa a Repubblica.

Cellino su emergenza coronavirus

“Il governo ci sconti i contributi sugli stipendi dei giocatori. Per lo Stato sarebbe una perdita di 150 milioni. Ma non è peggio se fallisce il calcio italiano, che oggi è la terza azienda del Paese?“.

Sui rischi: “Nella più rosea delle previsioni, il campionato potrebbe ripartire a porte chiuse la prima settimana di maggio, e riusciremmo a limitare i danni. Potremmo dare ai calciatori 25 giorni di vacanza e farli tornare il 15 aprile. A quel punto le vacanze le avrebbero già fatte e si potrebbe finire il campionato tra maggio e giugno. Ma se la cosa va peggio di come pensiamo, perdiamo 5 mesi di campionato”.

Sui playoff: “Credo sia un’idea del presidente della Federcalcio Gravina, probabilmente legata alla necessità di salvare gli Europei. Ma ormai è un’ipotesi superata. Gli Europei saltano di sicuro. Come fai a farli se i giocatori non giocano nei club?”.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio