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Caso Ronaldo, la risposta del legale: “Documenti hackerati, nessuna ammissione di colpa”

Arriva ufficialmente la risposta dell’avvocato statunitense di Cristiano Ronaldo sul caso del presunto stupro a Kathryn Mayorga. Peter S. Christiansen, principe del foro che difende CR7, ha dichiarato: “È stato un rapporto consensuale, l’accordo non è alcuna ammissione di colpa”.

Caso stupro Ronaldo-Mayorga risposta avvocato

L’avvocato infatti spiega: “I documenti pubblicati nei giorni scorsi sono manipolati o fabbricati ex novo. Ronaldo in quell’occasione si è limitato a seguire i consigli dei suoi rappresentanti, per mettere fine a delle accuse oltraggiose. I documenti che contengono presunte dichiarazioni di Ronaldo, riportati dai media, sono pure invenzioni. Nel 2015 decine di entità, compresi degli studi legali, in diverse parti d’Europa sono stati attaccati e molti dati che avrebbero dovuto rimanere privati sono stati rubati da un cyber criminale”. 

“Questo hacker ha poi tentato di vendere i dati, e un mezzo di comunicazione ha finito, irresponsabilmente, per pubblicare parti significative di questi dati rubati, e che peraltro erano state alterate o completamente ‘fabbricate’. Una volta di più affinché non ci siano dubbi, ribadisco che la posizione di Cristiano Ronaldo è sempre stata, e continuerà ad essere, che quanto è accaduto nel 2009 a Ls Vegas è stato completamente consensuale. Cristiano nega con veemenza tutte le accuse contenute in questa azione civile, coerentemente con quanto ha fatto negli ultimi 9 anni”.

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