Serie A

Wolverhampton, Cutrone: “Da piccolo giocavo in casa: le mie nonne i miei portieri”

Oggi al Wolverhampton ma fino allo scorso anno al Milan, a raccontarsi a cuore aperto è Patrick Cutrone, che in una recente intervista ha ripercorso tutta la sua carriera, dai primi calci al pallone fino all’arrivo nella massima serie. Due gol già siglati nella nuova squadra inglese ed un futuro ancora tutto da scrivere per il giovane attaccante classe ’98, che ha ripercorso a ritroso tutta la strada fatta finora, con aneddoti e racconti davvero inediti.

Carriera Cutrone: l’ex Milan racconta il suo passato

“Quando ero piccolo ero sempre a casa con le mie nonne. E a loro piaceva giocare a calcio. Quindi io mi allenavo a tirare e loro dovevano parare. I miei genitori si arrabbiavano con me, perché ogni tanto rompevo qualche vaso durante quelle partite. Ma le mie nonne erano ottimi portieri!”.

Carriera Cutrone

Il tifo resta rossonero:

“Sarò sempre milanista. Avevo in camera i poster di Pippo Inzaghi e di Borriello, vedevo su Youtube i video di Van Basten e di Weah. Mi ricordo bene la finale del 2007 vinta contro il Liverpool e per fortuna non molto bene quella di Istanbul nel 2005”.

L’addio al Milan e l’approdo in Premier League:

“Ad un certo punto mi hanno messo in una posizione in cui ho detto ‘ok, devo andarmene’. Non so spiegare bene cosa sia successo, ma dopo che ho parlato con il club ho preso questa decisione. Sapevo che i Wolves mi cercavano e ho immediatamente detto di sì. Nella vita bisogna fare delle scelte e io ho dovuto decidere, nonostante avessi ottimi rapporti con i miei compagni al Milan e sentissi l’amore dei tifosi”.

Carriera Cutrone

Nuova avventura al Wolverhampton:

“È la mia prima avventura lontano da casa.Sono sempre stato attratto dall’idea di giocare all’estero ed ero entusiasta di provare qualcosa di nuovo. Sono felice. E ho lasciato il luogo dove sono cresciuto, sono lontano dai miei genitori, dai miei amici, da mio fratello, dai miei nonni, dalla mia fidanzata, quindi non è il massimo. Ma mi stanno vicino anche se sono in un paese diverso. Abbiamo una connessione meravigliosa e troviamo il tempo per vederci nei fine settimana o durante le pause”.

 

 

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