Il Campobasso ha un tesoro: uno dei migliori 2002 della categoria
Un anno fa con il Montespaccato aveva vinto il campionato di Eccellenza, poi il passaggio alla squadra molisana del Campobasso
Vitali: “Non mi aspettavo di fare così bene”
In una intevista a a gianlucadimarzio.com. spiega: “Secondo me è sbagliato aspettarsi qualcosa a prescindere, le cose si devono guadagnare. Sinceramente non mi aspettavo di fare così bene. Ho saputo superare anche i momenti più difficili, come l’infortunio alla caviglia”
Vitali: “Mirko Cudini? “Ho un rapporto ottimo con lui”
Alla domanda sul suo rapporto con l’allenatore Cudini risponde: “Al Campobasso ha saputo stregare da subito il suo allenatore Mirko Cudini, uno che di promozioni se ne intende (con il Torino nel 2001 vinse il campionato di B). “Ho un rapporto ottimo con lui. Mi ha insegnato tantissimo sia tecnicamente che tatticamente. Soprattutto ho imparato che non sempre devo attaccare la profondità. Con lui ho capito quando venire incontro, come gestire la palla al meglio. Gli devo tantissimo”.
Vitali: “Il calcio spagnolo? Spettacolare”
Nel suo sangue d’altronde corrono due dinastie calcistiche che di talento calcistico se ne intendono: “Mamma Natalia è spagnola di Salamanca, papà Carlo italiano di Roma: “Da otto generazioni” sottolinea con orgoglio Vitali. Come il suo nome si divide tra Spagna e Italia, così anche il suo nome: “Nel 2010 ho festeggiato il Mondiale vinto dalla Roja. Il calcio spagnolo per me è quello più spettacolare”.
Vitali: “Il mio idolo? Francesco Totti”
Non a caso anche i suoi modelli si dividono tra Spagna e Italia, aggiunge: “L’idolo di sempre è Totti, da quando sono nato, ma non mi ispiro a lui, siamo tanto diversi. Studio Henry, spero di riuscirgli a rubare qualcosa”. E poi c’è la parte spagnola che vuole la sua, perché se potesse fare una chiacchierata con un qualsiasi calciatore: “Sceglierei Xavi. È la miglior mente calcistica esistente”. Tutti giocatori diversi tra loro, la mente di Pablo è così. Spazia da un modello all’altro e lo fa in tutto. Un esempio in più? La musica. “Vario da Noyz Narcos a Bob Dylan e questo lo devo a mio papà, mi ha anche portato a due suoi concerti”.
Vitali: “Arrivare la giocare in Serie A? Un sogno”
Infine conclude con la musica fondamentale per lui: “Come tutti prima delle partite cuffie alle orecchie e canzoni ma mai sempre le stesse. Quelle scelte fin qui hanno portato bene e chissà che la prima che ascolterà quando giocherà per la prima volta in Serie A non sia Jokerman di Bob Dylan”.
