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FICG, proposto il cambio regole contro razzismo per sospendere le partite

Cambio regole contro razzismo, il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, proporrà una riscrittura dell’articolo 62 delle Noif (norme organizzative interne FIGC) durante il primo Consiglio Federale del 2019. A riferirlo è il ‘Corriere dello Sport’.

Cambio regole contro razzismo

Tale articolo è quello relativo ai comportanti dell’arbitro in caso di ululati e cori razzisti. Pur ispirandosi sempre alla direttiva UEFA del 2009 che regolamenta il tutto, a cambiare saranno soprattutto gli step che il direttore di gara dovrà seguire prima di arrivare all’eventuale sospensione della partita.

Come cambia il regolamento contro razzismo

Se fino ad oggi l’arbitro doveva seguire un protocollo di tre fasi – primo annuncio attraverso gli altoparlanti, sospensione con secondo annuncio, sospensione con rientro negli spogliatoi delle squadre ed eventuale interruzione della partita con 0-3 a tavolino -, con la nuova norma le procedure verranno velocizzate.

Dal prossimo febbraio, il direttore di gara – su sua iniziativa o su suggerimento esterno – fermerà il gioco già durante il primo annuncio. A quel punto, le squadre verranno radunate al centro del campo. La partita verrà poi ripresa ma in caso di nuovi cori o ululati razzisti, il fischietto potrà far rientrare subito le squadre negli spogliatoi.

Ancora da definire, invece, chi debba essere il soggetto responsabile a segnalare all’arbitro la necessità di attuare il protocollo. Una delle ipotesi sarebbe quella di accreditare un commissario della Procura Federale. Inoltre, resta da decidere se e quando interrompere la gara in corso e assegnare il match a tavolino per 0-3.

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