Calcio estero

Boca Juniors, Perez: “Non voglio giocare su un campo dove posso morire”

Tre giorni dopo l’aggressione ricevuta per le strade di Buenos Aires la tensione in casa Boca Juniors è ancora alle stelle. Il bus degli Xenies è stato preso d’assalto da alcuni tifosi del River Plate prima della finale di ritorno di Copa Libertadores, poi non più disputata. Molti calciatori del Boca sono stati portati in ospedale e tutti sono rimasti traumatizzati da quanto accaduto come testimoniano le parole del centrocampista e capitano Pablo Perez.

Le parole di Perez

“Non posso andare in un campo dove non c’è sicurezza. Che succedeva se giocavamo e vincevamo? Se la gente era già pazza prima della gara, immaginate dopo… ci uccidono! Non voglio giocare in un campo dove posso morire. É una vergogna quello che è successo. Ho una compagna e tre figli. Uno non può giocare in questa maniera, non può succedere. Hanno tirato sassi anche alla macchina che ci stava portando all’ospedale. L’occhio? L’irritazione è migliorata, penso di aver preso una scheggia da un bicchiere, c’erano vetri dappertutto”.

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