Serie A

Tavecchio: “Calcio produce reddito, almeno la Serie A deve ripartire”

Tavecchio: “Calcio produce reddito, almeno la Serie A deve ripartire”. “Quando finirà tutto questo prenderò la macchina e andrò a fare una passeggiata in montagna”.

 

Le parole dell’ex presidente della FIGC

Ecco le parole,dell’ex presidente della FIGC, Carlo Tavecchio, parla della ripresa degli allenamenti posticipata al 18 Maggio e delle possibili conseguenze per il calcio italiano.

Tavecchio, parla anche dei calciatori, per loro niente allenamenti dal 4 maggio. Bisognerà aspettare ancora.

“È una situazione poco chiara. Ho letto il protocollo della FIGC, è maniacale. Non so se sarebbe stato possibile attuarlo, ma le garanzie erano enormi. Evidentemente queste strutture del Governo non lo ritengono sicuro”.

Per quanto riguarda il Protocollo del Governo : “Quel protocollo è un percorso ad ostacoli. Non so davvero quali siano le necessità scientifiche.

Il problema di salute verrebbe risolto: nessun calciatore potrà giocare senza aver fatto il tampone. Qui i problemi non sono più sportivi ma economici. Se non finisce campionato ci saranno tanti, tantissimi problemi”.

Poi l’ex presidente della FIGC, aggiunge  “Dal 18 Maggio mi auguro arrivi il via libera. Poi bisognerà conciliare le situazioni tecniche con quelle agonistiche. Vedo difficile però riuscire a chiudere tutto entro il 2 Agosto… è una situazione molto complessa”.

 

La ripresa della serie A deve essere facilitata

“La Federazione ha fatto tanto. Evidentemente il Governo e il Ministro tengono più conto dei consigli del CONI che della FIGC. Oggi l’arbitro è il governo. Decide tutto il Ministro dello Sport”.

Sarà complicato attuare il protocollo dalla Serie B in poi. “Se non hanno accettato il protocollo per la Serie A figuriamoci per B, C o D. È utopia pensare alla ripresa delle categorie inferiori.

Ma la ripresa della Serie A deve essere facilitata. Se le tv non pagano la rata di maggio si crea un grande problema. Ci sono i rinnovi, gli sponsor che chiederanno gli storni, gli incassi.

È una tragedia. E poi noi a casa non possiamo vedere una partita, quindi perché dovremmo pagare il canone? Se uno accende la tv si parla di Coronavirus, ci sono gli scienziati che dicono la loro. Una paranoia”.

Infine conclude, con alcune parole rivolte al ministro Spadafora? “Deve prendere in mano questa situazione. Parte tutto dalla politica.

Se non riesce a capire che il calcio produce reddito e che almeno la Serie A deve ricominciare le conseguenze saranno tremende. Probabilmente al Governo non conoscono i numeri”.

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