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Il calcio non ha ancora l’ok: la riunione con Spadafora dà fumata grigia

Si è conclusa dopo le 14 fa la riunione, in videoconferenza, tra il Ministro dello SportVincenzo Spadafora, e tutte le componenti del calcio.

Due ore e più di summit a cui hanno partecipato: per la Figc il presidente, Gabriele Gravina, il vicepresidente vicario Cosimo Sibilia e il segretario generale Marco Brunelli; i presidenti delle tre Leghe Paolo Dal Pino (serie A), Mauro Balata (B) e Francesco Ghirelli (Lega Pro); i presidenti dell’Assocalciatori, Damiano Tommasi, dell’Assoarbitri, Marcello Nicchi, e dell’Assoallenatori, Renzo Ulivieri; e infine Maurizio Casasco, presidente Federazione Medico Sportiva, Paolo Zeppilli, presidente Commissione Medico Scientifica della Figc e Francesco Vaia, esperto della Commissione.

Spadafora vuole confrontarsi con il ministro della Salute Speranza

Sul tavolo il protocollo della FIGC e le date per l’eventuale ripresa del calcio italiano, ieri chiesta dall’Assemblea della Lega di A. Spadafora, dopo la riunione, ha spiegato ora di volersi confrontare con il Ministro della Salute, Speranza, e col Comitato Tecnico Scientifico.

Solo in seguito arriverà una decisione mentre il summit odierno è stato orientato a un confronto tra tutte le parti.

La partenza degli allenamenti rischia di slittare

La sensazione è che più passerà il tempo, maggiore sarà la possibilità di veder slittare l’inizio delle sedute per le squadre professionistiche. La data fissata per il 4 maggio potrebbe ora riguardare soltanto le sedute per sport individuali.

Verrà fatta infatti una mappatura delle varie discipline e una calendarizzazione delle riprese dei lavori. Per quanto riguarda il calcio, non è da escludere che gli allenamenti possano slittare al 18 maggio, con successivo spostamento dell’eventuale via del campionato al week-end del 6/7 giugno.

In settimana dovrebbe esserci un nuovo contatto tra il Ministro Spadafora e Gravina, numero uno della FIGC. All’inizio della prossima settimana potrebbe arrivare un ulteriore tavolo di lavoro con una decisione per tutte le parti. Intanto i club professionistici sono stati allertati sulla sanificazione degli impianti da mettere in atto già da queste settimane.

La questione diritti tv

Tra gli aspetti non certo a margine della discussione c’è anche la compattezza che è arrivata ieri dall’Assemblea di Serie A. 20 su 20 per la ripartenza e la decisione ora delegata al Governo sulla ripresa o meno dei lavori. Una questione che potrebbe portare la bilancia della querelle coi broadcaster sui pagamenti e sulla dilazione degli stessi, sconti compresi, a causa dello stop per la pandemia, a pendere dalla parte dei club e del calcio italiano.

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