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Inter, Perisic: “Vicinissimo allo United, sono rimasto per Spalletti”

Intervistato da Four Two Two, l’attaccante dell’Inter, Ivan Perisic, ha parlato del suo fortissimo legame con il club nerazzurro e della possibilità di vivere nuove sfide: “L’anno non è ancora finito ma è stato certamente un anno da ricordare. Il successo ottenuto in Russia è stato indubbiamente il più grande e prezioso della mia carriera, ma ho vissuto negli ultimi 12 mesi anche parecchi momenti belli e di successo all’Inter. Poteva anche essere meglio, ma il fatto di essere tornati in Champions dopo un periodo così lungo fuori mi dà ragione di pensare che questo sia stato assolutamente l’anno migliore della mia carriera”.

Il ritorno in Champions

“L’Inter non si era qualificata per la Champions League negli ultimi 6 anni. E per un club talmente conosciuto è un periodo lunghissimo. Per fortuna siamo stati capaci di riportare la Champions League a San Siro, sono davvero felice di aver fatto parte di questa storia perché non è stata una passeggiata. La qualità del calcio italiano è migliorata tantissimo negli ultimi anni e ci sono diverse squadre forti. Magari non avevamo la squadra giusta per vincere lo scudetto ma volevamo lottare per un piazzamento nelle prime quattro e andare in Champions. La partita con la Lazio è stata davvero stressante e probabilmente riassume alla perfezione la nostra stagione in 90 minuti. Abbiamo dovuto rimontare due volte ma alla fine abbiamo vinto ed è stata un’emozione incredibile da celebrare all’Olimpico”.

Il rapporto con Spalletti

“Quando Spalletti è arrivato, ero molto vicino a lasciare il club. Ma lui ha sempre mostrato un tremendo desiderio di trattenermi in squadra e ha anche spiegato apertamente che non voleva perdermi. Ovviamente è stato qualcosa che mi ha lusingato e incoraggiato, e non ho mai rimpianto la decisione di rimanere all’Inter, nemmeno per un solo secondo. Ha fatto ovviamente la differenza per i nostri risultati, riportando l’Inter nel mezzo dell’élite dei club d’Europa.

È vero, c’era un’offerta del Manchester United sul tavolo ed ero molto vicino ad andare via dall’Inter. Ma alla fine ho deciso di restare e la perseveranza di Spalletti nel tenermi ha giocato un ruolo importante. Nel calcio, i piccoli dettagli rappresentano la chiave in situazioni del genere. L’ammirazione di un tecnico come Mourinho indubbiamente mi lusinga. Conferma il duro lavoro e le buone performance. Quando sei elogiato da un allenatore di una grande squadra come lo United è difficile non pensare a un’offerta del genere”.

Il futuro in Premier

“Mai dire mai nel calcio. Dall’inizio della mia carriera ho avuto l’ambizione di giocare nel maggior numero di grandi campionati possibili. E ho ancora il desiderio di testarmi in altri tornei, come quello spagnolo o inglese. Spero che i tifosi dell’Inter possano capire il mio punto di vista. Sono un atleta e sono un professionista, mi piacciono le sfide e questa è la mia forza trainante. Cosa porterà il futuro non lo so, adesso sono concentrato sull’Inter. Stiamo provando a fare un passo avanti ancora più grande rispetto alla scorsa stagione”.

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