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Torino, Cairo: “Striscioni Superga? Agnelli e la Juventus devono chiedere scusa”

Le immagini e le intercettazioni dell’inchiesta di Report sul caso Juventus e ndrangheta, ha fatto scoppiare la polemica, soprattutto in merito alla questione striscioni contro Superga. Sulla vicenda dei due striscioni che hanno inneggiato alla strage di Superga esposti nella Curva Sud dello Juventus Stadium durante il derby del 23 febbraio 2014 contro il Torino, hanno portato fuori la rabbia dei tifosi granata.

Nella puntata di Report, hanno visto Alessandro D’Angelo, security manager del club bianconero, favorire l’ingresso nell’impianto di due striscioni con le frasi offensive. Comportamento non sanzionato dalla Juventus che ha fatto scatenare l’ira dei tifosi granata, che hanno girato una lettera al presidente Urbano Cairo, nel quale chiedono una reazione alla propria società.

La risposta del patron granata è arrivata sulle pagine de La Gazzetta dello Sport: “Non sono un giudice, non emetto sentenze. Ma c’è un sentimento comune a tutto il popolo granata che si sente offeso dall’ipotesi che ci possano essere state connivenze, anche ad alto livello, con quell’episodio orribile e disumano. Sono striscioni e frasi ignobili, non hanno nulla di sportivo e non possono entrare in nessun posto, non solo in uno stadio. Credo che la dirigenza della Juventus, a partire dal suo presidente, debba chiedere scusa alle famiglie della vittime di Superga e a tutti i tifosi granata.

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