Champions League

Bundesliga, laboratorio d’Europa: tre allenatori tedeschi in semifinale

Tre allenatori su quattro, nelle semifinali di Champions, sono tedeschi. Record assoluto nella storia della competizione europea per club più prestigiosa.

Germania: i precedenti

Era successo in Europa League, nel 2010/11, quando il record lo ha realizzato il Portogallo. Se stasera Pep Guardiola dovesse superare il Lione, sarebbero quattro i tecnici che hanno vissuto l‘esperienza della Bundesliga a sognare di alzare la Champions al cielo di Lisbona.

Gli ultimi anni, però, complice il lavoro straordinario della federazione che ha creato una scuola ad altissimo livello, il livello di preparazione degli allenatori è cresciuto arrivando ai massimi livelli. L’esempio più prestigioso è quello di Klopp, ma sulla scia del tecnico del Liverpool sono cresciuti in tanti.

Germania: prima Tuchel, poi Nagelsmann e infine Flick

Basti pensare a Tuchel, che sfruttando le caratteristiche della nouvelle vague tedesca (gegenpressing, verticalizzazioni sistematiche e ripartenze brucianti) si è guadagnato la chiamata degli Emiri di Parigi.

A nemmeno 30 anni, Nagelsmann ha saputo creare il miracolo Hoffenheim, portato ai preliminari di Champions. E poi il miracolo Lispia che, senza Werner, è arrivato alla semifinale di coppa solo grazie a un calcio unico al mondo, senza un sistema di gioco di riferimento, strutturando e destrutturando la disposizione in campo a seconda dei momenti.

E poi c’è Flick, l’uomo che, sostituendo Kovac, ha creato una vera e propria macchina da guerra in Baviera. Dopo aver trionfato in Bundesliga, ha umiliato in casa propria il Barcellona con una prova di forza che ha ricordato il 7-1 al Brasile nel Mondiale 2014. Sarà perché Flick c’era anche allora: era l’assistente tecnico del C.T. tedesco Joachim Löw.

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