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TCN – Bellinazzo: “Galliani, Giraudo e Carraro e la norma per i vivai…”

Marco Bellinazzo ha presentato ieri  a Torre Annunziata la sua ultima fatica letteraria “La fine del calcio italiano”, un titolo tanto forte quanto significativo. La redazione di TuttoCalcioNews.it ha partecipato all’evento organizzato da Nuovevoci.it, presentato da Antonio Manzo e Nicola Frega. Una chiacchierata molto interessante del noto giornalista, esperto di calcio e questioni economiche legate al mondo del pallone, con uno stimolante scambio di battute con i giornalisti presenti.

Il disastro Italia e da dove ripartire?

“Partiamo col dire che se siamo qui a discutere delle problematiche del calcio italiano è solo per il palo colpito da Darmian. Solo questo ci ha portato oggi a porci queste domande. La risposta al momento del movimento non è stata delle migliori e forse qualcuno ha fatto bene a scrivere “la fine del calcio italiano”. Siamo in ritardo di 20 anni nell’affrontare questi problemi. 

Non volevo intitolare il libro così, ma la casa editrice ha insistito. Io invece ho voluto con forza questo sottotitolo ‘perché siamo fuori dai mondiali e come possiamo tornarci da protagonisti’. Le proposte per ripartire sono tante ed inoltre aggiungo che ogni scandalo o crisi che ha colpito il nostro calcio è in qualche modo collegato”. 

I giovani e le norme?

Esiste una norma che obbliga le società di calcio ad investire il 10% sui vivai ed è stata introdotta a fine anni 90′ con la nascita delle prime società per azioni. Tutto è nato dalle problematiche che stavano interessando Galliani e Giraudo, ovvero Fininvest e quella che oggi conosciamo come Exor, circa la possibilità di trasformare le associazioni in società per azioni in modo da abbattere le tasse. I due presentarono la problematica a Carraro che consiglia ad entrambi di presentare la proposta al Ministero, ma essendoci ai tempi un uomo di sinistra bisognava trovare qualche formula che rendesse l’eventuale riforma più interessante. Il consiglio di Carraro fu proprio quello di inserire la norma del 10% per i vivai che infatti convinse Veltroni ad avviare questo processo. Il problema è che questa legge nasce per scaricare le perdite, quando per aiutare i settori giovanili bastava investire il 2-3% del fatturato. Ed ecco che oggi abbiamo il problema dei talenti che mancano alla Nazionale”.

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