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Bakayoko risponde a Gattuso: “Sue critiche illogiche ma è un grande allenatore”

Bakayoko risponde a Gattuso – Intervistato da France Football, il centrocampista del Milan, Tiemoué Bakayoko ha toccato diversi temi tra cui il rapporto col tecnico rossonero Gennaro Gattuso che aveva criticato il calciatore dopo la partita col Napoli.

Bakayoko risponde a Gattuso, le sue parole

“Non ho apprezzato quelle dichiarazioni e sia io sia le persone che mi stanno vicino le abbiamo prese male. Sono state illogiche. Ha rimesso in dubbio il mio calcio e quello che avevo imparato durante il mio periodo di formazione. Secondo lui avrei dovuto imparare a orientare e modificare la posizione del corpo. Ma lui è fatto così, dice quello che pensa e vuole che gli si dicano le cose in faccia. Non è uno che porta rancore. Francamente credo che tutti i giocatori vorrebbero avere un allenatore come lui. 

È una figura paterna, con la quale puoi parlare di tutto e di niente. È molto vicino ai suoi giocatori e li protegge. E non sono tanti gli allenatori che lo fanno. È puntiglioso dal punto di vista tattico, sa il fatto suo. Non lascia nulla al caso”. Sul paragone con Marcel Desailly.: “Per me, Desailly era molto più difensivo. Non penso che ci siano delle somiglianze tra noi. Ma so anche che ha fatto grandi cose al Milan nel mio ruolo. Sono andato a vedere i video per curiosità. Mi lusinga essere comparato a lui”.

Il Chelsea

“Sarri non mi voleva? Io penso che sia stata una cosa che sia arrivata da più in alto. Il club ha deciso di intraprendere dei cambiamenti e io non facevo parte di questi piani. Sarri è arrivato e gli hanno detto quelle che erano le loro intenzioni. In più è arrivato un suo uomo come Jorginho. Una seconda stagione al Chelsea mi avrebbe permesso di giocarmi le mie carte, ma ho sentito il bisogno di cambiare aria. È stata una scelta importante, perché quella del Milan è la quarta maglia che cambio. A 24 anni è tanto.

È stato Leonardo che mi ha contattato è se avessi dovuto lasciare il Chelsea, lo avrei fatto solo per il Milan, perché è stato un club che mi ha fatto sognare quando ero piccolo. Lo ringrazio sentitamente per avermi dato questa chance. Com’è stato avere anche Paolo Maldini al tavolo delle trattative? Senza voler dire bugie, è stato straordinario. Lui e Leo sono due figure iconiche della società. Ma voi vi rendete conto della grandezza del club vedendoli arrivare. Io mi ricordo Maldini, con il suo numero 3 sulle spalle, con la fascia di capitano al braccio e i suoi capelli lunghi. Mi sembrava incredibile che mi parlasse”.

Il futuro

“Sto facendo una buona stagione e sono molto grato al Milan e sono molto contento qui, anche se all’inizio sono stato molto criticato. Ma è normale, tutti si aspettavano di più, nessuna sorpresa. Non riesco a pensare molto al futuro. Farò di tutto per far sì che il Milan si qualifichi alla prossima edizione della Champions League. Sono cinque anni che i tifosi del Milan non sentono la sua musichetta e io vorrò esserci quando tornerà a risuonare a San Siro. Vedremo come andrà a finire la stagione, anche perché ho un contratto con il Chelsea, che è comunque un club molto importante per me”.

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