BidoniCuriosità

Andreas Andersson, la zanzara che al Milan non pungeva

Ci aveva già provato con Blomqvist con scarsi risultati, ma il Milan continuava a pescare in Svezia. E dall’IFK Goteborg arriva Andreas Andersson. Svedese, biondo, di professione attaccante. In quel periodo il Milan seguiva anche un suo omonimo, quel Kenneth che tanto bene fece a Bari e a Bologna. Per Andreas non andò allo stesso modo. A Milano avrebbe dovuto fare la terza punta, dietro Weah e Kluivert. Il piccolo biondo attaccante vedrà il campo in 13 occasioni, dimostrando di essere tutto tranne un giocatore in grado di pungere. Leggerino ed evanescente, è un eufemismo definirlo inutile, se non addirittura dannoso.

Andreas Andersson al Milan

Segnerà un solo gol, frutto di un omaggio del portiere dell’Empoli Angelo Pagotto (prestato proprio dal Milan alla squadra toscana). In quella stagione il portierino si trovava alla prova della verità, del lancio definitivo, ma fallì miseramente, perdendo il posto da titolare causa insicurezza e per il numero eccessivo di “papere”. Da una di queste ne trarrà vantaggio il buon Andreas: determinerà il gol decisivo di Empoli-Milan, valida per la quinta giornata del girone di andata del torneo 1997/98. Ecco la descrizione della rete: parte un cross dalla fascia, interviene con un innocuo colpo di testa Andersson, che sembrava alla portata del portiere, il quale invece a sorpresa esce “a farfalla” lasciando la porta vuota e di conseguenza “regalando” la gioia del gol all’attaccante svedese del Milan.

Andreas Andersson

La cessione al Newcastle

Fu un disastro completo: a Gennaio la società meneghina riesce a cederlo al Newcastle, dove realizzerà appena 4 reti in due stagioni. Tornato in Svezia, non riuscirà più a trovare l’antico fiuto del gol grazie al quale si era fatto notare sul palcoscenico europeo. Tra l’altro, tormentato da numerosi problemi al ginocchio che lo hanno costretto a diverse operazioni negli ultimi anni, ad Agosto del 2005 decide di lasciare il calcio giocato. Andersson resterà comunque nell’ambiente del calcio entrando nello stafftecnico dell’AIK Stoccolma, società in cui è arrivato nel 1999. Buon per la dirigenza del club della capitale svedese se dietro ad una scrivania opererà diversamente da come si comportava in campo.

Cosa fa oggi Andersson?

Dopo aver interrotto la carriera nel 2005, è entrato nello staff tecnico dell’AIK Stoccolma, per poi ricoprire il ruolo di opinionista presso la più famosa televisione a pagamento svedese e per un canale monotematico dedicato all’hockey su ghiaccio, sua altra grande passione.

Le statistiche

Stagione Squadra Presenze Reti
1992-93 Hova IF
1993-94 Tidaholm (C) 9 6
1994-95 Degerfors 40 16
1995-97 IFK Goteborg 39 32
1997-98 Milan 13 1
Gen. 98 Newcastle 27 4
1999-04 AIK Solna 76 23
2004-05 AIK Solna (B) 6 2

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio