Serie A

Ancelotti esonerato, oggi arriva Gattuso: “Sono terrone, brutto e nero”

Il Napoli ha deciso di esonerare nella tarda serata di ieri Carlo Ancelotti: nonostante il rotondo successo per 4-0 sul Genk, con tanto di qualificazione agli ottavi di finale di Champions League, la società ha deciso di revocare l’incarico all’ex Bayern.

Pesano sul tecnico di Reggiolo le deludenti prestazioni in generale della squadra e un clima teso che da tempo aleggiava a Castel Volturno con squadra e società che da tempo non era in sintonia con l’allenatore.

Oggi il sodalizio del presidente Aurelio De Laurentiis volterà pagina, affidando l’incarico di responsabile della prima squadra a Gennaro Gattuso, che è reduce dall’esperienza non certo entusiasmante con il Milan.

Ancelotti esonerato, stagione nata storta

L’annuncio del Carletto nazionale a tecnico del Napoli sin dai primi giorni ha fatto storcere il naso a qualcuno: una sparuta parte della tifoseria non ha gradito la scelta del tecnico di Reggiolo.

Dall’alto della sua esperienza, Ancelotti ha trasmesso ai calciatori tutti i dogmi del calcio che hanno consentito ai partenopei di togliersi qualche soddisfazione.

Questa stagione, tuttavia, è nata sotto una cattiva stella e proprio quando il Napoli avrebbe dovuto fare quel tanto atteso salto di qualità si è miseramente sciolto come neve al sole.

Con Gattuso i partenopei cercheranno di invertire la rotta ma un cambio di allenatore porta comunque conseguenze più o meno negative in senno alla squadra.

Ancelotti esonerato, oggi arriva Gattuso

Il tecnico di Corigliano è pronto alla firma che lo legherà per i prossimi diciotto mesi al Napoli: un allenatore dovrà risollevare una formazione con il morale sotto i piedi.

In una conferenza stampa a Milanello di qualche tempo fa, Gattuso aveva spiegato i pregiudizi che lo avevano accompagnato nella sua carriera di giocatore prima e di allenatore poi.

Il Ringhio infatti aveva affermato che veniva etichettato come “terrone, brutto e nero“: d’altro canto anche l’ormai ex tecnico del Napoli,  anche nella passata stagione, era stato etichettato allo stesso modo.

La circostanza si riferisce all’appoggio, da parte di Ancelotti, alla tifoseria partenopea nella lotta contro i cori razzisti: l’appellativo di “terrone” d’altronde non si addice ad una persona che comunque è nata in Emilia.

 

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