Serie A

Allegri si racconta: “Non capisco Sacchi”

Dopo sei scudetti con due squadre diverse, Milan e Juventus, Massimiliano Allegri è alle prese con un anno sabbatico. In una lunga intervista al Corriere delle Sera, il toscano ha raccontato la sua filosofia calcistica e il suo modo di vedere il gioco, soffermandosi anche su due colleghi illustri come Guardiola e Sacchi.

Allegri su Sacchi

Intervista Sacchi

L’ex allenatore bianconero ha detto: “I giocatori africani stanno spostando il calcio sul lato fisico, la qualità resta fondamentale, ma la base sta cambiando. Poi sto rivedendo un grande ritorno del contropiede. Abbiamo seguito per vent’anni Guardiola, equivocando. Lui raccontava la sua eccezione, non è un calcio per tutti. Il Barcellona nasce da Iniesta, Messi e Xavi, tre giocatori che pressano alti e spingono le difese avversarie nella loro area. Quando sento Sacchi che parla di tenere il pallone e avere atteggiamenti propositivi non capisco cosa dica e mi arrabbio”.

Controcorrente

Allegri è stato additato da tifosi e media come l’anti bel gioco. In realtà possiamo dire che era poco adattabile: come al solito parlano i risultati, e i 5 scudetti a fronte di alcune discutibili scelte in campo europeo, fanno riflettere su come la filosofia di non rischiare troppo, addormentando il gioco, basti nel campionato, ma non in Champions League, dove le poche giornate a disposizione ti impongono un assalto quasi garibaldino e un altro tipo di intensità.

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