Serie A

Serie A, il razzismo non conosce colore: vergogna made in Italy

Siamo alle soglie del 2020 ma il nostro paese continua a regredire sul piano della civiltĆ  e della cultura. Il problema razzismo sta diventando una piaga senza precedenti nella nostra amata Italia. Un volta culla della cultura e dell’accoglienza si sta trasformando in un paese di “deficienti” e ignoranti.

Allarme razzismo in Italia

Contro ogni principio legato alla morale e qualsiasi valore nobile dello sport, il calcio italiano si macchia di gesti vergognosi. Questa stagione di Serie A si ĆØ aperta all’insegna del razzismo. PuĆ² sembrare un estremismo ma non lo ĆØ affatto, purtroppo.

Dopo il caso Lukaku e Dalbert, tra i piĆ¹ chacchierati di queste prime giornate ecco l’ennesimo grave episodio. Se fino ad ora ci eravamo indignati per i soliti e beceri cori contro calciatori di colore ecco che per non smentirci gli ignoranti ci dimostrano che il razzismo non ha colore.

Durante la sfida tra Brescia e Juventus di ieri sera ad essere vittima di questi spregevoli cori ĆØ stato Miralem Pjanic. Il calciatore della Juventus ĆØ stato insultato durante la gara con cori vergognosi legati alla sua nazionalitĆ  (CLICCA QUI PER I CORI).Ā  Non sono serviti a nulla i moniti del presidente della FIFA, Gianni Infantino, e del ct della Nazionale italiana, Roberto Mancini.

La situazione si fa sempre piĆ¹ pesante e le istituzioni sportive continuano a latitare. Tante dichiarazioni e buoni proposito ma mai nulla di concreto. Il problema piĆ¹ serio resta la certezza di restare impuniti ed a questo ci aggiungiamo il distacco troppo spesso di calciatori, allenatori e dirigenti. Forse gli attori ed i protagonisti di questo sport dovrebbero mettere da parte l’appartenenza ai propri colori ed iniziare a denunciare a voce alta senza paure. La situazione si fa sempre piĆ¹ pericolosa e gli stadi inospitali e verognosamente incivili.

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